
Il 26 gennaio 1926 l’ingegnere scozzese John Logie Baird diede una nuova dimostrazione pubblica della televisione nel suo laboratorio di Londra ai membri del Royal Institution e alla stampa, appositamente convenuti.
La televisione di Baird fu in seguito definita televisione elettromeccanica perché l’apparecchio di ripresa delle immagini e quello di visione si basavano su un dispositivo elettromeccanico inventato il 24 dicembre 1883 da Paul Gottlieb Nipkow, il disco di Nipkow. Fu definita elettromeccanica per differenziarla dalla televisione elettronica inventata negli anni seguenti e tuttora utilizzata.
La televisione elettromeccanica era una televisione ancora ad uno stadio embrionale che si diffuse solo in alcuni Stati del mondo e in aree geografiche molto limitate. In Italia non si diffuse, fu solo sperimentata. Già nel 1939 fu completamente dismessa sostituita dalla televisione elettronica.
Nella dimostrazione di Baird, le immagini in movimento rappresentavano delle silhouette, cioè avevano solo la doppia tonalità di grigio. La trasmissione a distanza di immagini in movimento con una vasta gamma di grigi, quelle che normalmente chiamiamo in bianco e nero, riuscì a realizzarla il 2 ottobre 1925. La trasmissione avvenne dal suo laboratorio alla stanza a fianco. Si trattava della ripresa di un viso di un giovane (William Taynton, il suo fattorino) che si era offerto per elaborare l’esperimento. La risoluzione verticale dell’immagine televisiva era di 30 linee e la frequenza delle immagini era di 5 immagini al secondo.